Il buon caffè con la caffettiera ad induzione
I piani da cucina con fornelli ad induzione stanno prendendo sempre più piede grazie alla loro versatilità e maggiore sicurezza rispetto al gas tradizionale.
Gli appassionati del caffè si trovano però davanti alla necessità di abbandonare la loro storica moka che non si adatta al moderno piano cottura per una nuova caffettiera. Niente paura, su www.pittavinocasalinghi.com potete trovare diversi modelli di caffettiere ad induzione, sia in alluminio che in acciaio. Solitamente a chi non usa quotidianamente la caffettiera consigliamo di prenderla in acciaio; per chi la utilizza abitualmente la classica moca in alluminio nella versione ad induzione è perfetta. Un’ottimo esempio di caffettiera ad induzione in acciaio è sicuramente la Giannina, dal bellissimo design e con l’inconfondibile chiusura a scatto, disponibile anche nella versione 1/3 tazze con riduttore, e in altre capienze; tutto, ovviamente, con la qualità 100% italiana.
Ma come preparare un buon caffè ad induzione? Cominciamo dalla base: dall’acqua, quale e quanta ne serve?
Occorre riempire la caldaia della caffettiera sino alla valvola di sicurezza (lasciandola fuori dal livello dell’acqua). In una caffettiera classica da 3 tazzine sono circa 150ml di acqua. Non bisogna andare oltre: sotto il filtro ad imbuto si deve lasciare una piccola sacca d’aria ed il caffè nel filtro non deve toccare l’acqua sottostante.
Questo è importante per il funzionamento corretto dell’apparecchio. Quale caffè scegliere?
Ovviamente ognuno ha il suo preferito; esistono due qualità di piante di caffè sfruttate maggiormente: la Coffea canephora e la Coffea arabica. La prima rappresenta un terzo della produzione mondiale. È originaria dell’Africa occidentale e arriva in Italia solo nel ‘900. Ha un gusto più amaro dell’arabica, più caffeina ed un chicco tondeggiante. La seconda è originaria dell’Etiopia, coltivata nelle regioni montuose tropicali fino a 2500 metri. Ha un gusto delicato, leggermente acido, aromatico e poco amaro. Il chicco è di forma allungata e appiattita di un bel color verde. Il caffè arabica arrivò a Venezia agli inizi del ‘600 e da lì si diffuse in tutta Europa diventando la bevanda preferita degli intellettuali.
Quanto caffè mettere?
In una caffettiera da tre tazze si usano circa 15 grammi di caffè macinato, va precisato che il caffè per la caffettiera deve essere macinato con una grana più grossa. Il filtro va riempito fino all’orlo in modo omogeneo ed il caffè non va schiacciato, altrimenti si rallenta la risalita dell’acqua.
È arrivato il momento di accensione del piano ad induzione che va impostato ad una bassa regolazione per far salire gradualmente la temperatura, se si ha fretta meglio avere la macchina a cialde.
Dopo un po’ sentiamo finalmente il gorgoglio della caffettiera ed un’aroma inebriante risveglia le narici, il caffè ora è pronto, ma prima di versarlo nella tazzina è meglio mescolarlo. la prima frazione è più acida ed aromatica.
Ora il caffè è pronto per essere bevuto, non resta che goderselo, magari in buona compagnia.